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InVisible Cities

Hadi e Talaat sono due fratelli siriani di 12 e 18 anni, rifugiati a Friburgo, dove vivono soli da ormai due anni, in attesa che il resto della famiglia possa raggiungerli in Germania. In questo tempo di vita sospeso, l’incontro con Laura, che si inserisce con la videocamera nel loro microcosmo quasi completamente maschile, sollecita le fantasie e proiezioni dei due ragazzi, interrogandoli sulla loro crescita. Tra ruoli e modelli culturali divergenti, ognuno prova a suo modo di dare forma all’uomo che diventerà. E se Talaat è ormai pronto ad abbracciare la sua nuova vita, Hadi sembra chiedere silenziosamente a Laura qualcosa di più profondo, nel tentativo di ricostruire, attraverso di lei, un rapporto di cui sente la mancanza. Alcuni mesi dopo, tornata a casa, Laura inizia a rielaborare l’accaduto attraverso le immagini di quei giorni, comprendendo di essere lei stessa personaggio del racconto.
 

info

un progetto di _ Laura Bianco

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IGINA - ARIA/MEMORIA

riprese, montaggio, parole _ Laura Bianco

assistenza al dialogo _ Hanna Thomschke

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AMARANTA - TERRA/SIMBOLO

riprese, montaggio, parole _ Laura Bianco

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ALTEA - FUOCO/CORPO

riprese, montaggio, parole _ Laura Bianco

assistente di ripresa _ Agil Abdullayev

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ANASTASIA - ACQUA/DESIDERIO

riprese, montaggio, parole _ Laura Bianco

poesia "Caspian Ode" _ Sayali Bahar

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Questo progetto è stato concepito nell'ambito di una residenza artistica a Baku, presso YARAT Contemporary Art Center.

Una prima versione è stata mostrata con il titolo "InVisible Cities", presso..., al termine della residenza.

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